Questa è una vecchia versione del documento!


Camera di fruttificazione

Ci sono numerosi design di camere di fruttificazione. Io descriverò i due che ho avuto modo di sperimentare: la monotub e la shoebox. Entrambi sono delle scatole di plastica con coperchio più o meno modificate per garantire ottimale ricambio d'aria.

Shoebox

ShoeboxLetteralmente “scatole di scarpe”, sono le scatole di plastica di piccola dimensione, dai 4 ai 10 litri. Questa è la dimensione dei tipici grow kit tanto popolari in Italia. Non è necessario praticare fori di aerazione in quanto la chiusura imperfetta del coperchio fornisce aerazione sufficiente per il piccolo volume. Una volta mischiato il substrato, chiudere il coperchio e lasciare colonizzare finché la superficie non è completamente bianca, quindi aprire un po' il coperchio per garantire il ricambio d'aria o toglierlo del tutto e mettere la scatola in una busta trasparente con dei buchi. Se non si usa la busta di plastica, i funghi solleveranno il coperchio e continueranno a crescere fuori dalla scatola. Alcuni usano una seconda scatola come coperchio, ma è decisamente uno spreco di spazio e di scatole che potrebbero ospitare altro substrato.

Monotub

Scatole più grandi di 10 litri si comportano meglio con un design un po' diverso. Dato il grande volume, è necessario praticare dei fori in punti strategici per garantire un ricambio d'aria ottimale. Il calore sviluppato dal substrato porta all'evaporazione di acqua dalla superficie, che sale verso l'altro ed esce da fori in alto. Il questo modo si genera un vuoto nella parte inferiore della scatola che risucchia aria dai fori praticati al livello del substrato.

Fino a 25 litri
Dimensioni del genere sono ancora relativamente piccole. La configurazione di buchi che si può adottare è di due buchi grandi circa 2/3 centimetri al di sopra del livello del substrato (a seconda di quanto profondo è) sui lati lunghi della scatola e cinque buchi piccoli sui lati corti in alto e al centro. Per i buchi grandi uso una punta di trapano (alternativamente si può usare un coltello o un ferro rovente) di 32 mm, mentre per i più piccoli una punta da 6 mm.
Lato lungoLato cortoMonotubBuchi in alto











Oltre i 30 litri
Questa è la configurazione più comune e più utilizzata, applicabile anche alle monotub sotto i 25 litri. Si usa per monotub anche fino ai 75 litri e più.
I fori totali sono sei: due alla base per ogni lato lungo e uno in alto al centro per ogni lato corto. Il diametro è di 38 millimetri (approssimativo), uguale per tutti i fori. I fori più bassi vanno praticati a 2/3 centimetri al di sopra del livello del substrato, e devono dividere il lato lungo in tre parti più o meno uguali.
Monotub

Senza buchi
Per scatole con un certo tipo di chiusura, è possibile avere sufficiente ricambio d'aria semplicemente capovolgendo il coperchio: Monotub senza buchi

Condizioni superficiali e ricambio d'aria

Polyfill La camera di fruttificazione permette di regolare il ricambio d'aria e di conseguenza l'umidità del substrato: l'aria umida sale ed esce dai buchi in alto risucchiando aria asciutta attraverso i buchi in basso. Se però questi venissero lasciati aperti, il substrato si asciugherebbe rapidamente, diventando più debole e suscettibile a contaminazioni. È necessario otturare parzialmente i buchi inferiori: limitando il flusso d'aria si crea un equilibrio tra un substrato ben aerato e uno troppo asciutto. I buchi superiori non vengono coperti se piccoli, altrimenti vengono otturati ma in minor misura di quelli inferiori (per prevenire che correnti d'aria esterne sconvolgano il flusso passivo di aria umida). Ci sono diversi materiali che si possono usare per otturare:

  • Lana di poliestere (polyfill), la stessa che si usa per filtrare i coperchi dei barattoli di spawn
  • Nastro adesivo chirurgico, o cerotto in carta (Micropore)

Nel caso della lana di poliestere - a seconda di quanto è pressata - il flusso d'aria sarà più o meno limitato. Nel caso del nastro chirurgico se ne usano diversi strati:
4321
A seconda delle condizioni superficiali si rimuovono i diversi pezzi di nastro. Per coprire un buco sono generalmente necessari due pezzi, a meno di non trovare un nastro largo abbastanza. Se si usa quello più stretto, come configurazione iniziale, si comincia con quattro pezzi nei buchi inferiori e tre pezzi nei buchi superiori (nessun pezzo se sono buchi piccoli in monotub sotto i 25 litri). Rimuovere un pezzo da tutti i buchi per aumentare il flusso dell'aria, poi un altro e così via, fino a trovare il giusto equilibrio. Come riferimento, la superficie prima del primo raccolto dovrebbe avere questo aspetto:
Condizioni superficiali
Man mano che i primordi si sviluppano il substrato assorbirà le gocce d'acqua, che verranno usate per la produzione dei funghi. Soprattutto all'inizio, a seconda delle condizioni di temperatura e correnti d'aria presenti nella stanza, può capitare che il substrato si asciughi vicino ai buchi inferiori se il flusso d'aria è eccessivo. Per rimediare spruzzare una nebbia fine di acqua sul substrato, evitando di creare pozze d'acqua, e considerare di ridurre il flusso aggiungendo nastro/polyfill. Evitare di spruzzare quando i primordi si sono appena formati e sono ancora piccoli, in quanto una quantità d'acqua eccessiva potrebbe farne abortire alcuni.

Altre informazioni

Consolidazione e fruttificazione

Durante la colonizzazione dello spawn il micelio beneficia di alte concentrazioni di anidride carbonica e di conseguenza poco ricambio d'aria. Tradizionalmente durante la prima fase della fruttificazione, quando lo spawn colonizza il substrato di bulk, si cerca di ricreare queste condizioni, coprendo con del nastro adesivo (non traspirante) i vari buchi della camera di fruttificazione. A completa colonizzazione (quando anche il substrato di bulk è completamente bianco) si rimuove il nastro adesivo e si procede con polyfill/nastro chirurgico. Negli ultimi anni però diversi coltivatori hanno osservato che questo passaggio non è propriamente necessario ed è possibile iniziare la fruttificazione direttamente con la configurazione ultimata, senza uno stadio di colonizzazione differenziato. In questo modo la formazione dei primordi e i primi funghi avviene un po' prima. Il mio consiglio è di provare entrambi i modi e vedere quello con cui ci si trova meglio.

Dunking, misting, bottom watering

Dopo il primo raccolto l'acqua che era presente nello spawn e nel substrato di bulk è quasi completamente esaurita ed è necessario reidratare il substrato. Diversi metodi vengono usati, anche in combinazione:

  • Dunking, il substrato viene immerso (dunk) in acqua e sommerso con l'aiuto di un peso (io uso un'altra monotub della stessa dimensione con qualche peso sopra) per diverse ore (anche tutta la notte)
  • Misting, si spruzza la superficie del substrato, questa volta molto abbondantemente
  • Bottom watering, si versa una piccola quantità d'acqua nella camera di fruttificazione in modo che finisca sotto il substrato, che la assorbe lentamente per capillarità

Il dunking viene generalmente sempre fatto, soprattutto dopo il secondo raccolto, mentre dopo il primo è possibile cavarsela esclusivamente spruzzando e dando acqua da sotto.

Casing

Un casing è uno strato di materiale poco nutriente con cui viene coperto il substrato (non più di 2 o 3 centimetri generalmente, anche meno). È un modo per mantenere l'umidità del substrato e può tornare utile in caso di climi eccessivamente asciutti o funghi poco tolleranti a variazioni di umidità in stadio di fruttificazione (e.g. Panaeolus). Un casing elimina parte del lavoro nel mantenere le giuste condizioni superficiali e può essere di aiuto soprattutto per il coltivatore alle prime armi. Il materiale più usato è il muschio di torba, che però deve essere pastorizzato e il suo pH regolato. Un'alternativa più veloce è la semplice fibra di cocco, che verrà però colonizzata dal micelio allungando un po' i tempi del raccolto (è comunque un buon casing).

Raccolta

Infine alcune parole sulla raccolta. Si può raccogliere tagliando i gambi con un coltello vicino alla base oppure girando e staccando i funghi (twist and pull). Nel primo caso rimarranno le basi dei funghi attaccate al substrato, che non sono problematiche in quanto verranno riassorbite dal micelio. Nel secondo caso il substrato è più “pulito”, ma se non si usa adeguata cautela si rischia di staccare insieme ai funghi pezzi di substrato e danneggiare il micelio. Quale metodo scegliere è questione puramente preferenziale.
Per raccogliere è necessario estrarre il substrato dalla camera di fruttificazione. A volte è possibile anche farne a meno, ma è sempre meglio eliminare eventuali funghi e aborti cresciuti lateralmente, in quanto potrebbero favorire la contaminazione. Se si usa un liner, estrarre il substrato è facile. In caso contrario (shoebox ma soprattutto monotub senza buchi) è possibile riempire d'acqua la scatola di fruttificazione e far galleggiare il substrato fino a poterlo estrarre e raccogliere con facilità.

Pagine collegate