Prime esperienze LSD
Autore | Bread9 |
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Sostanza assunta | LSD |
Via di somministrazione | Orale |
Quantità | 300μg |
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Esperienza
Volevo raccontare la mia prima esperienza con LSD, a distanza di un paio d'anni circa. Io sono pro alla legalizzazione delle droghe, soprattutto leggere, quelle pesanti è un discorso controverso. Comunque in quanto tale mi faccio promotrice degli effetti che esse hanno, positivi e negativi. È quindi per me di vitale importanza non impersonare lo stupido stereotipo che ha la gente di chi osa andare oltre il limite mentale comune. Questo per dire che ero completamente preparata e consapevole. Ho consultato forum di questo tipo, opinioni, consigli e metodi per anni prima di prendere la mia prima dose. Ed ecco come è andata. Io e delle mie amiche ci eravamo procurate una dose da 300 a testa, (dopo che mi fossi assicurata della provenienza, purezza e conservazione) che abbiamo diviso in due. 150 per la prima volta mi sembravano tanti, ma decisi consapevolmente di “rischiare” visto che ero in compagnia. Dunque mi assunsi ogni responsabilità anche sulle mie amiche, visto che ero l'unica informata. Le avvisai di ogni eventuale rischio, dei bad trip, di come evitarli mentalmente e fisicamente. Loro accettarono e lo prendemmo insieme. Feci quello che mi ero ripromessa. Mi occupai delle mie amiche, aiutandole quando mi chiamavano, evitando loro un paio di bad trip: una vedeva fumo dalla cucina, l'altra un buio sutto la porta. Con me funzionò solo in parte. Sudai il Meditetraneo, avevo sete, mi sentivo eccitata, stordita, ma nessun effetto psichedelico. Solo qualche sensazione sonora. Dunque, quella dose fu eternamente sprecata. Ma non mi arrabiai più di tanto, sapevo ci fosse questa eventualità, e almeno ero lì per aiutare. Ma la seconda fu una rivelazione. Una delle cose più belle che io abbia mai vissuto. Ho rischiato un bad trip, con dell'acqua in cui ero immersa che cambiava colore ed era morbida, soffice, che poi diventò nera, e “risucchiante” ma riuscii a evitarlo riprendendomi un attimo ed uscendo dalla vasca. C'era una tempesta nel mentre, e io mi sdraia sul letto, con i Pink Floyd nelle orecchie (cosa avevamo detto sugli stereotipi?) e osservai il lucernario. Nel cielo nuvoloso vidi una fracca di cose, leoni, aquile, e anche Gesù che mangiava un gelato, insomma le nuvole cambiavano che era una meraviglia. Lì capii il significato di Comfortably Numb. Poi nella mia stanza si palesò un ragno gigante, un bozzolo nero con le zampe lunghe, accovacciato in un angolo, come solo i ragni sanno fare. Aveva ricoperto l'intera stanza di ragnatele grigie, che si muovevano leggermente, scosse dal vento di tempesta. Il ragno non faceva nulla, era immobile, non mi spaventò, mi inquietò solo leggermente. Avevo la sensazione che fosse lì per proteggermi. Poi guardai la strada, e le macchine che sparivano, e mi sembrò normale. Tornai in camera e il ragno non c'era più, solo ragnatele. L'effetto durò quasi 12 ore. Mi ricordo che ero sfinita e stufa, non vedevo l'ora finisse. Lo presi di mattina presto, e finì solo nel pomeriggio inoltrato. Una volta finito il tutto… sentii la mancanza del ragno.