Prima esperienza con Salvia Divinorum (20x)

Autore acquaesale
Sostanza assunta Salvia Divinorum 20x
Via di somministrazioneFumata (bong)
Quantità 0.2g
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Ovunque si legge che la salvia (specialmente un estratto) è sconsigliata a chi non ha già esperienze con psichedelici. Ecco io non lo sapevo e possiamo dire che era la prima “droga” che provavo oltre alla cannabis. Un amico mi ha detto che dovevo assolutamente provarla, nonostante a lui non abbia preso molto bene quando l'ha fatto. Quindi dopo aver mangiato assieme siamo andati vicino a un bosco, di notte. Il luogo era tranquillo, ma io avevo molta paura di fumarla. Così mi siedo, tiro e mi concentro per capire quanto trattenere il fumo, distraendomi per un secondo dai miei pensieri e…


Esperienza

… vuoto. Non ricordo niente di cosa faccio lì, dove sono, chi ho davanti e chi sono io. Sto ridendo in maniera incontrollata e ondeggio avanti e indietro, nel frattempo la sensazione è quella di percepire infiniti piani dell'equilibrio mentre cerco di sincronizzarmi con quello reale. Quello che vedo sono brevi scorci di quello che ho davanti che si ripetono in disposizioni geometriche davanti a me.

Era come se fossi stato trasportato in un'altra realtà con diverse leggi fisiche

Mentre riprendo contatto con la realtà (la nostra) la prima impressione che ho (senza guardarmi intorno) è di trovarmi in un altro luogo, ovvero al margine di una strada sterrata di un mercato ambientato in qualche secolo fa, mentre dietro a me ci sono bancarelle e gente che passa e parla, nonostante ciò ero tranquillo e pensavo di passare inosservato. Davanti a me una figura sconosciuta mi scruta con una lanterna per capire se sto bene.

Provo a parlare, ma fatico ad articolare una frase anche minima, il cervello corre troppo.

Lentamente riconosco che questa persona è in realtà il mio amico. Nonostante non l'avessi subito riconosciuto mi trasmetteva una sensazione rassicurante (motivo per cui è importante avere un amico fidato vicino). Inizio a capire dove sono, che in realtà non c'è nessun altro oltre a noi due e mi ricordo in questo istante di aver fumato. Al che realizzo di essermi preso sorprendentemente bene. Inizio ad andare in giro, a esplorare l'ambiente circostante, ero affascinato da tutto, mentre le leggi fisiche piano piano tornano a funzionare “correttamente”, le cose intorno a me lentamente smettono di muoversi e il mondo smette di ondeggiare.

Mi sentivo benissimo, ero felicissimo e parlavo liberamente, senza tenermi dentro nulla, come se fossi realmente me stesso, come se avessi eliminato ogni “filtro” che chiunque ha nella propria quotidianità. Pensavo fosse passata quasi un'ora, mi stupii nello scoprire che erano passati appena 10-15 minuti.

Qui diciamo che è finito il viaggio ma i “postumi” erano particolarmente positivi, tutto era un po' surreale, ma piacevole (tutt'altro che “essere rimasti sotto”, per intenderci), osservavo tutto con particolare fascino.

Subito dopo non ho avuto neanche problemi a stare tra la gente, amici che non vedevo da diverso tempo, anzi mi trovavo bene, chiacchieravo piacevolmente (l'effetto opposto che mi fa la cannabis, a meno che non mi trovi in un posto con pochi intimi).

Questo è tutto. Visto che spesso chi legge le esperienze altrui è perché non sa cosa aspettarsi, ma vuole provare la sostanza, concluderei con alcune raccomandazioni, basate su esperienze successive dirette e indirette.

Intanto assolutamente da non usare se si ha fatto prima uso di altre sostanze (anche una canna due o tre ore prima può rovinare l'esperienza e portare molto facilmente al bad trip).

La seconda cosa che vi dico è che non potete aspettarvi niente. Sul serio, non fatevi aspettative. Si tratta di un viaggio davvero travolgente e per quanto possiate leggere non arriverete mai preparati. È incredibile e sorprendente.

Ora alcuni consigli per il setting: meglio luoghi aperti, i luoghi chiusi favoriscono il bad trip, ci si sente “stretti” diciamo; cercate un luogo SICURO dove potete muovervi, lontano dalla strada (si è spesso inconsapevoli della propria posizione nello spazio). La cosa migliore è farlo di notte: l'esperienza è più nitida e più “interiore” nella fase iniziale, mentre con la luce ci si distrae e i ricordi rimangono meno impressi.

Per il set: la miglior cosa è avere alcune giornate precedenti all'uso che siano “sane” per mente e corpo, quindi senza stress, facendo attività fisica per alleggerire la tensione e non prendendo altre sostanze psicoattive. Insomma cercate di arrivare tranquilli, sul momento di dover fumare sarà normalissimo avere paura (a me succede ogni volta). Non si può controllare la mente. Provate a distrarvi su qualsiasi cosa (magari un racconto del vostro trip sitter su qualsiasi altro argomento). E soprattutto, come per ogni sostanza, non combattete il trip: bisogna essere un po' predisposti a lasciarsi andare, deve piacere il fatto di “perdersi”, non cercate di trovare subito la lucidità e ricordate che fumando, l'effetto dura davvero pochissimi minuti. Come ultimo monito vi dico di prendervi del tempo tra una fumata e l'altra (anche una settimana) per permettere al cervello di metabolizzare ciò che ha vissuto.