Distillatore in corrente di vapore
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Qui riporto il progettino per un distillatore in corrente di vapore fai da te, utile per estrarre oli essenziali dalle piante, e ralativo procedimento di estrazione.
Occorrente
- Cestello per cottura a vapore
- Pentola a pressione
- Tubo di rame, almeno un metro
- Guarnizione in gomma resistente alle alte temperature
- Una seconda pentola normale per l'acqua fredda
- Un contenitore in vetro per il distillato, possibilmente stretto in alto per evitare che evapori il distillato
Distillazione
Prendiamo le nostre erbe e adagiamole nel cestello per la cottura a vapore delle verdure
Questo poi lo poniamo nella pentola a pressione, dove precedentemente vi abbiamo versato almeno tre dita d'acqua di rubinetto. Dobbiamo fare attenzione affinchè l'acqua non tocchi il cestello (per questo motivo è comodo saldare dei piedini più alti d'acciaio)
Prima di chiudere la pentola a pressione dobbiamo manipolare il suo coperchio: togliamo la valvola di sfiato del vapore come se dovessimo cuocere qualcosa normalmente e sostituiamo questa con un piccolo raccordo di gomma resistente alle alte temperature
Raccordo di gomma
Dopodichè possiamo chiudere la pentola a pressione. Ora sistemiamo la serpentina in rame sul coperchio, inserendola nel raccordo di gomma, assicurandosi che non vi siano perdite; deve aderire in maniera ermetica!!
Fatto questo adagiamo la serpentina in un altro contenitore, riempito d'acqua freddissima (possibilmente con cubetti di ghiaccio e mettendo una bottiglietta di acqua congelata al centro della serpentina affinchè il processo di raffreddamento sia sempre costante)
All'esterno di quest'ultimo contenitore, poniamo un'ampolla di vetro (che sarebbe l'ideale! ma anche dei semplicissimi bicchieri di vetro a bocca stretta andranno bene), sistemiamola proprio sotto al beccuccio della serpentina che fuoriesce dal contenitore.
Poniamo la pentola a pressione sul fuoco a fiamma bassa e l'acqua inizia a scaldarsi e a formare vapore acqueo, il quale attraversando le nostre erbe, ne raccoglie gli oli essenziali che esse contengono. Questi oli sono volatili, cioè anch'essi evaporano insieme alle molecole d'acqua. Quando nella nostra pentola a pressione si è formato un abbondante vapore acqueo, questo si incanala automaticamente nella serpentina, in quanto è l'unico percorso obbligato per poter fuoriuscire. A questo punto, l'acqua fredda, dove vi è immersa la serpentina, non fà altro che ricondensare il suddetto vapore, ritrasformandolo in liquido. Questo liquido fuoriesce dal beccuccio della serpentina goccia a goccia, riempendo l'ampolla di vetro. Quando quest'ultima è colma, noterete che all'interno vi sono due soluzioni: una acquosa, in basso all'ampolla e l'altra oleosa galleggiante sulla prima soluzione.
La prima è il risultato dell'acqua distillata e viene chiamato idrolato puro o acqua floreale; la seconda soluzione, quella oleosa, è l' olio essenziale, che data la sua volatilità, va immediatamente prelevato con l'aiuto di una comunissima siringa sterilizzata, e posto in una boccetta di vetro scuro e chiusa ermeticamente.