DXM 300 mg

Autore flcl
Sostanza assunta DXM
Via di somministrazione Orale
Quantità 300 mg
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Setting: Camera mia. Voglia di sperimentare anziché esplorare.

Qualche mese fa, per un leggero mal di gola comprai uno sciroppo contenente DXM. Lo misi nel cassetto e li lo lasciai prelevandone giusto un cucchiaino per alleviare il mio mal di gola. Ho già avuto un esperienza con questa sostanza, ma come esperienza mi lasciò al quanto deluso. Nessuna sensazione positiva, semmai una moltitudine di spiacevoli effetti. Da allora non presi più in considerazione questa molecola.

Due giorni fa, in una domenica mattina parecchio piovosa dove la voglia d'uscire scarseggiava, così come la voglia di perdere tempo guardando un film o in compagnia di un libro, mi sdraiai sul letto guardando lo sciroppo, riflettendo sul perché 300 mg di DXM la scorsa volta mi lasciarono così insoddisfatto (Cristo; 300-400 mg sono considerati un dosaggio forte). Così decisi di riprovarci, questa volta promettendo a me stesso di non vomitare nell'arco del esperienza. E signore e signori questo impegno con me stesso fu veramente la scelta migliore.

Esperienza

Sono le 10 di mattina circa, quando decido di scolarmi la bottiglietta di sciroppo. Questa volta a differenze della mia prima esperienza decisi di sdraiarmi da subito a letto senza girovagare. La scelta migliore. Nell'arco di una ventina di minuti una strana sensazione cominciò a pervadermi. Bevvi qualche gocciò d'acqua per levarmi quel sapore dolciastro lasciatomi dallo sciroppo (stando attento a non esagerare, riempiendo lo stomaco di liquido inutile) e mi misi a riflettere del più e del meno. Erano almeno 10 le ore che mi separavano dall' ultimo pasto, ero tranquillo e nessuna nausea fece capolino…. almeno per un po’.

Presi il cellulare e chiamai la mia ragazza con la quale passai al telefono le 4-5 ore più singolari della mia vita!

Verso le 11 la nausea si fece sentire sotto forma di dolciastri rutti, ma niente di che. Continuando a stare sdraiato e parlando del più e del meno con la ragazza non diedi troppa importanza a questi piccoli seccanti fenomeni. Rammaricato e deluso stavo per rassegnarmi ad un ennesimo fiasco, quando alcune strane sensazione corporee e mentali si fecero sempre più evidenti.

Alle 12, circa due ore dopo l'assunzione cominciò la vera e propria salita, sempre stando al telefono (cominciai non più a parlare, bensì a farfugliare cose senza seguire un filo logico) cominciai a percepire alcuni cambiamenti nella percezione del mondo circostanze. Fu allora che la nausea tese ad incrementarsi, a diventare quasi insostenibile, ma la volontà di non vomitare fu parecchio forte e stando sdraiato e parlano riuscì a non vomitare alcun'ché. (E' qui sta il trucco…risolto il perché del fiasco dell'esperienza precedente, nella quale vomitai circa 30 minuti dopo l'assunzione).

Verso mezzodì cominciò a presentarsi il picco dell'esperienza (!!circa 2 ore e mezza dopo l'assunzione!!) La parlantina si fece più lenta, sofferente e faticosa. La nausea era persistente e a momenti era dura trattenerla, le labbra si seccarono e precisamente non ricordo in che modo, ma scivolai in una specie di mondo tra sogno e realtà.

Farfugliando al telefono mi misi a fissare il soffitto bianco diventato ai miei occhi come un velo ricoperto da gocce di pioggia (un po’ come l'umidità che si forma sui vetri delle serre), sfere trasparenti come gigantesche gocce d'acqua pendevano dalle pareti cambiando forma, modellandosi come gelatina. Tentai di allungare le amni per raggiungerle ma niente. Si dissolvevano .. sparivano.

Scoppi di risate incontrollate accompagnavano questo mio stato mentale, seguiti da parole insensate quali: “ amore, amore, macchinine e trenini” …parole senza senso. Io parlavo e le visioni si presentavano.. le visoni si presentavano e io le chiamavo come a convincermi della loro esistenza. Non saprei dire se queste visioni fossero visibili ad occhi chiusi o aperti, (non ricordo) sta di fatto che figure di ogni genere, appunto da macchinine, trenini facce e cose delle quali nemmeno mi ricordo, mi si presentarono in continuazione.. ad occhi chiusi paesaggi chiari mi si presentarono in maniera definita e tante luci (da me definite in quei momenti di “delirio” discoteche) lampi arancioni che ben presto si trasformarono in paesaggi esotici, persone…di tutto.

Con il passare del tempo (c’è da dire che in questo frangente di tempo ho completamente perso la cognizione del tempo) La parlantina, che prima era lenta e faticosa, acquistava sempre maggior vigore, scioltezza e velocità. Verso l'una e mezza parlavo come in maniera sciolta e veloce, pervaso da una strana iperattività, che mi spinse pure ad alzarmi. La sensazione era strana, camminavo come sotto una leggera dose di ketamina, senza equilibrio ballonzolando a destra e sinistra. Decisi quindi di rimettermi a letto. Saranno state circa le 14 quando mi alzai senza troppa difficolta. MI sentivo strano, molto strano, anche se le visioni erano sparite un senso di benessere e allegria mi pervadeva, tanto che decisi poi anche di uscire la sera.

Durante l’arco della serata mi prese una stanchezza spaventose, sbadigliavo in continuazione e una spossatezza pazzesca mi accompagnò per tutto il tempo, ci volle una bicchierino di sake a 62 gradi per svegliarmi un po’ .

Conclusione

Valutando l'esperienza posso dire che 300 mg di Destrometorfano, per quel che mi riguarda, sono decisamente psichedelici!! Ne ma ne se! E' stata un esperienza bellissima e veramente interessante. Comunque sia sicuramente non è una sostanza da assumere in contesti sociali! Una sostanza che a mio parere necessita la possibilità di stare comodi e per i fatti propri.