IMMAGINE -Virola theiodora- | |
Nome sistematico: Virola spp. | |
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Nome comune: Virola …. ( a seconda della specie ); Epeña; Ebena; Nyakwana; Pariká; Ya-kee; Ya-to | |
Spontanea in: Sud America | |
Principi attivi: Dimetiltriptamina; Bufotenina; Triptamina; N-monometiltriptamina; Beta-Carboline (armina e armalina) | 5-MeO-DMT |
Parte di pianta utilizzata: corteccia / linfa | |
Via orale ( decotto / changa? ) | |
Via nasale ( polvere ) | |
Effetti | |
Psichedelico oneirogeno narcotico |
Alcune tribù del bacino Amazzonico hanno usato la pianta per rituali sciamanici e religiosi: con i semi e la corteccia essiccata si prepara una polvere molto fine, che viene inalata attraverso una lunga canna, una estremità della quale termina nella narice del soggetto che aspira, mentre dall'altra un assistente aiuta l'inalazione soffiandovi dentro.
Fonte: Wikipedia
In modo meno frequente viene anche cucinata in un decotto e bevuta in analoghi dell'Ayahuasca.
Il genere Virola comprende fino a 60 specie di alberi tipici della foresta tropicale del centro e sud America, particolarmente abbondanti nelle valli amazzoniche ( Schultes & Hofmann, 1983 ). Almeno sei di queste specie sono ( o sono state ) utilizzate per procurare la polvere da fiuto: Virola theiodora, V. cuspidata, V. calophyla, V. calophylloides, V. elongata, V. peruviana. Si tratta per lo più di alberi snelli, alti da 8 a 25 metri, col tronco cilindrico del diametro fino a 50 cm.
Fonte: Lo sperma del sole. Etnobotanica, chimica e farmacologia dell’épena. Un’introduzione, di Camilla Gilberto - Altrove, vol. 7, pp. 125-135
La corteccia di queste piante contiene diversi alcaloidi allucinogeni, in particolare Dimetiltriptamina, 5-MeO-DMT e Bufotenina, tutte triptamine molto simili tra loro; contiene inoltre Mao inibitori delle Beta-Carboline (armina e armalina), i quali evitano la degradazione periferica nello stomaco proprio della Dimetiltriptamina.
Fonte: Wikipedia
La chimica della specie Virola è stata studiata nel corso degli ultimi trent'anni. Tutti gli studi hanno evidenziato la presenza dei seguenti alcaloidi triptaminici: Triptamina (T), N-monometiltriptamina (MMT), 5-metossi-N-monometiltriptamina (5-MeO-MMT), N,N-dimeltriptamina (DMT) e 5-metossi-dimetiltriptamina (5-MeO-DMT). Anche se gli Indiani di solito utilizzano solo la corteccia dell'albero, e soprattutto la sua linfa, tutte queste triptamine sono state rinvenute anche nelle foglie, nei fiori e nelle radici.
Altri componenti minori isolati dalla pianta appartengono alle Beta-carboline: 2-metil -1,2,3,4-tetraidrobeta-carbolina (MTHC), 6-metossi-2-metil-1,2,3,4-tetraidrobeta-carbolina (6-MeO-MTHC) e 6-metossi-1,2 dimetil-1,2,3,4-tetraidrobeta-carbolina (6-MeO-MTHC).
Fonte: Lo sperma del sole. Etnobotanica, chimica e farmacologia dell’épena. Un’introduzione, di Camilla Gilberto - Altrove, vol. 7, pp. 125-135
Gli effetti delle polveri da fiuto triptaminiche variano, come quelli di qualsiasi altro allucinogeno, in base alle aspettative soggettive e al contesto culturale, ma fra gli Indiani sono caratterizzati da una iniziale marcata eccitabilità che compare pochi minuti dopo la prima “sniffata”. Seguono poi intorpidimento agli arti, forte contrazione dei muscoli facciali che trasforma i volti degli Indiani in maschere a volte grottesche, a volte di intenso dolore: incapacità di coordinamento motorio, nausea, vomito, allucianazioni visive ( con frequenti fenomeni di macropsia ), ed infine un sonno profondo e agitato. Gli stessi Indiani riferiscono che è molto pericoloso abusare dello “sperma del Sole”: un informatore di Schultes raccontò che uno sciamano della tribù colombiana dei Puinave morì nel corso di una cerimonia con lo ya-kee ( Schultes, 1954 ).
Fonte: Lo sperma del sole. Etnobotanica, chimica e farmacologia dell’épena. Un’introduzione, di Camilla Gilberto - Altrove, vol. 7, pp. 125-135
Dati relativi alla tossicità acuta della dimetiltriptamina
Nell’uomo: TDL: 1 mg/kg.
Nel topo: DL50 dopo somministrazione intraperitoneale: 47 mg/kg.
Nel ratto: DL50 dopo somministrazione endovenosa: 32 mg/kg.
In Italia la DMT è inserita nella Tabella I della lista delle sostanze stupefacenti e psicotrope di cui all’articolo 14 del
Decreto del Presidente della Repubblica 309/90 e successive modifiche. Tuttavia, né l’intera pianta né parti di essa sono
inserite nella suddetta tabella. Dunque la vendita e il possesso sono legali.