IMMAGINE della molecola Adrenochrom.svg | |
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Nome/i comune/i: Adrenocromo | |
Nome IUPAC: 2,3-diidro-3-idrossi-1-metil-1H-indole-6,7-dione | |
Origine | animale |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare: C9H9NO3 | |
Massa molecolare (u): 179,17 g/mol | |
Numero CAS: 54-06-8 | |
PubChem: 5898 | |
SMILES: O=C1\C=C2/C (=C\C1=O)N(CC2O)C | |
Dosaggio: 100 mg circa | |
Controindicazioni: Nessuna nota | |
Effetti | |
Deliriogeno, psichedelico, nootropico, stimolazione fisica, sensazione di benessere, leggera riduzione dei processi di pensiero. |
L'adrenocromo è un composto chimico organico derivato dall'ossidazione dell'adrenalina.
L'uomo produce fisiologicamente piccole dosi di adrenocromo come prodotto secondario del catabolismo dell'ormone surrenalico adrenalina.
Fonte: Wikipedia
L'adrenocromo è una sostanza coperta da un aurea mitologica di derivazione culturale hippies del quartiere di Haight-Asbury di San Francisco.
Solitamente è presente naturalmente nel nostro organismo: è una via minore per il catabolismo dell'adrenalina, viene ossidata e ciclizzata ad opera di ossidasi.
Fonte: ADRENOCROMO - Psiconautica.in
Molecola nota al grande pubblico grazie prima al libro “Paura e disgusto a Las Vegas” del 1971 di Hunter S. Thompson e in seguito al film uscito in Italia come “Paura e delirio a Las Vegas” di T.Gilliam. Viene descritto come uno psichedelico dagli effetti simili a quelli dell'LSD; nel film, il dottor Gonzo dice che “la mescalina al confronto è un gingerino”.
In realtà non esiste alcuna testimonianza di esperienze psicoattive con questa sostanza e molti affermano che i suoi effetti siano una semplice leggenda, nata a partire dal libro e dal film tratto da esso. Anche Aldous Huxley nel suo saggio, Le porte della percezione , riferisce che l'“adrenocromo può produrre dei sintomi osservati nell'intossicazione della mescalina”
In medicina l'adrenocromo viene somministrato per via endovenosa per curare soggetti epilettici. Sotto forma di adrenocromo monosemicarbazone (carbazocromo) e utilizzato come emostatico nelle emorragie capillari.
L'adrenocromo e l'adrenolutina, prodotti di ossidazione dell'adrenalina, causano depressione dell'umore e allucinazioni ( Hoffer che sperimentò su se stesso l'adrenocromo, ebbe vivide allucinazioni e grossolani deficit della critica; la moglie, che si era a sua volta intossicata rimase per quattro giorni profondamente depressa ).
Sembra che l'adrenocromo abbassi, tra l'altro, la concentrazione del GABA a livello delle sinapsi.
Fonte: “La malattia mentale” di Francesco P.Ranzato - Ed.Mediterranee
Nel libro Paura e delirio a Las Vegas e nel film a esso ispirato, Hunter S. Thompson parla dell'adrenocromo e lo descrive come uno psichedelico dagli effetti simili a quelli dell'LSD; nel film, il dottor Gonzo dice che “la mescalina al confronto è un gingerino”.
In realtà non esiste alcuna testimonianza di esperienze psicoattive con questa sostanza e molti affermano che i suoi effetti siano una semplice leggenda, nata a partire dal libro e dal film tratto da esso. Anche Aldous Huxley nel suo saggio, Le porte della percezione , riferisce che l'“adrenocromo può produrre dei sintomi osservati nell'intossicazione della mescalina”
Fonte: Wikipedia
Per via endovenosa o assunto per via orale (in dosi 30-50 volte quelle umanamente e normalmente prodotte) può produrre modificazioni dell'elettroencefalogramma, influenzare l'umore e il comportamento e può avere un attività psicotogena, cioè provocare la visione di immagini distorte, diversa percezione dello spazio e del tempo, aumentata percezione dei colori (a volte sinestesie), parestesie e iperestesie, oscillazioni dell'umore tra euforia, esaltazione e ansia, maggior introspezione e a volte spersonalizzazione, rare allucinazioni. La sua azione può essere avvicinata all'LSD anche se è meno potente e più breve, inoltre i suoi effetti tendono spesso a mimare crisi psicotiche con sdoppiamento della personalità e attacchi di panico o catatonia.
L'adrenocromo si ossida facilmente formando melanina. Data l'instabilità dell'adrenocromo, si usa il monosemicarbazone (carbazocromo), che è invece stabile ed ha gli stessi effetti anche se la sua azione avviene più lentamente.
La quantità da assumere è elevata e si avvicina a dosi che possono provocare tossicità ed è vicino a 20-25 volte la dose massima usata in terapia. In Italia vi è un unica specialità farmaceutica che contiene carbazocromo sodio solfonato, l'Adona, usato come antiemorragico e contro la fragilità capillare; i rischi sono nausea, vomito, disturbi gastrointestinali, ed ad alti dosaggi disturbi circolatori anche gravi.
L'adrenocromo è un diretto prodotto dell'adrenalina. L'adrenalina è una catecolamina, che per via delle ossidasi produce adrenocromo. Le fiale di primo soccorso d'adrenalina, quando si ossidano, raggiungono una colorazione giallognola, e il liquido diventa opaco. Quello è adrenocromo. L'adrenocromo viene, de facto, prodotto per via della decadenza dell'adrenalina per via delle ossidasi. Le mono-amino-ossidasi (MAO), vengono chiamate in ballo per questo processo. Questi enzimi sono in grado di metabolizzare adrenalina, dopamina e serotonina, indi varie catecolamine. Avviene, in pratica, un vero e proprio processo d'ossidazione. Se si prendesse un MAOi, i livelli dei neurotrasmettitori aumenterebbero in assenza dell'azione ossidasica, e calerebbero quelli dei loro prodotti ossidati.
La sudetta sostanza è stata comunque troppo osannata negli anni '60-'70 da certi psiconauti.
Il vecchio libro “Legal Highs” dice che 100 milligrammi di semicarbazone di adrenocromo possono essere dissolti in alcol o grasso per facilitarne l'assorbimento e producono “stimolazione, benessere e una leggera riduzione dei processi cognitivi”, ma il libro stesso non è ritenuto una fonte attendibile e comunque non esistono testimonianze di esperienze psicoattive con questa sostanza e molti affermano che i suoi effetti siano più che altro una leggenda.
Fonte: ADRENOCROMO - Psiconautica.in
“Molto si conosce a riguardo dell'adrenocromo che inibisce una serie di enzimi (COMT, esochinasi, succinico deidrogenasi) e stimola la sintesi delle prostaglandine e l'attività di guanilciclasi. L'adrenocromo ha anche dimostrato di essere un agente psicotomimetico e di produrre anomalie EEG.”
Fonte: The Role of Catecholamine O-quinones in Health and Disease: What We Know and What We Don't Know - John Smythies (Department of Psychology, University of California, San Diego, USA)
“Abbiamo dimostrato molti anni fa (Hoffer et al. 1954) che la catecolamina o-chinone (adrenocromo) è un agente psicotomimetico. Questa constatazione è stata confermata da altri tre grappi. L'adrenocromo produce anche disturbi comportamentali negli animali e EEG. Le altre catecolamine o-chinoniche derivate rispettivamente dalla dopamina e dalla noradrenalina non sono mai state testate.”
Fonte: COMMENTARY, John Smythies, Section of Neurochemistry Brain and Perception Laboratory Center for Human Information Processing, UCSD Association for the Scientific Study of Consciousness, Electronic Seminars, 1999
“Connessione con la schizofrenia. Ad esempio, due di queste neurotossine metaboliche - adrenolutina e adrenocromo - prodotti di degradazione dell'adrenalina corporea stessa. Entrambi sono associati con la biochimica della schizofrenia. Adrenocromo è un allucinogeno che inibisce anche la trasmissione delle cellule nervose. Se il corpo sta producendo un eccesso di adrenocromo, sia da stress o da una scarsa capacità biochimica nella scomposizione in sottoprodotti innocui, abbiamo il potenziale per la disfunzione cerebrale. Lentamente sta emergendo nella letteratura scientifica la consapevolezza che un certo numero di disturbi cerebrali siano connessi con l'accumulo di neurotossine varie nel cervello.”
Fonte: Gabriel Cousens, MD Diet & Neurotoxins (2000)
Orale e endovenosa
Sconosciuto.