Autore | Indìgo |
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Sostanza assunta | Datura stramonium |
Via di somministrazione | Orale |
Quantità | 30 semi di Datura Stramonium dopo 3 ore dall'assunzione di 10g di Noce Moscata. |
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Esperienza riguardante la Datura Stramonio e la Noce Moscata, delirogeni, l'assunzione di entrambe le piante non rende valida questo report per valutare gli effetti delle due sostanze prese singolarmente, in quanto in questo caso hanno avuto effetto sinergicamente.
Apro questo topic per parlare di una pianta davvero molto affascinante e delle due principali esperienze che ho avuto con essa. Ci sono pochi report su questa sostanza (ciò non mi stupisce effettivamente) e mi piacerebbe sentire altri psiconauti che abbiano vissuto questo genere di “avventura” per capire più a fondo questa Erba del Diavolo.
Premetto che, seguendo i consigli trovati su questo e altri forum ho iniziato ad assumere pochissimi semi alzando via via la dose, mantenendo almeno dieci giorni tra un'assunzione e l'altra. Prima di queste due esperienze sono arrivato ad assumere 20 semi con effetti leggerissimamente narcotici da sveglio, mentre molto intensi per quanto riguarda l'intensificazione dei sogni.
Un pomeriggio decido di andare un pò più in là, mixando 30 semi con 10 grammi della fidata noce moscata. Essendo entrambe sostanze molto simili (credo anche chimicamente) entrambe delirogene contavo su una sinergia che intensificasse gli effetti di entrambe. Mangio la noce, dopo circa tre ore i semi di Datura Stramonium.
Dopo circa mezz'ora inizio ad avvertire una sorta di vibrazione proveniente dallo stomaco, che via via si propaga nel resto del corpo. Ho la testa pesante, la sento formicolare in modo molto curioso. Braccia e gambe perdono sensibilità per alcuni secondi, per poi recuperarla. Le emozioni sono leggermente amplificate, in modo simile all'effetto dell'erba.
Più passa il tempo e più mi accorgo di una cosa strana: è come se oltre alle immagini che vedo attraverso gli occhi ce ne fossero altre, meno reali ma comunque presenti, provenienti dal fondo del cervello. Frammenti di ricordi, lampi di colore, ma sopratutto immagini perfettamente casuali. Ad occhi chiusi quest'aspetto è accentuato, e suonando la chitarra provo una sorta di sinestesia: ad ogni suono che emettono le corde corrispondono dei lampi di colore diverso, dei volti, figure di animali e oggetti. Da una soddisfazione enorme, è come suonare e dipingere allo stesso tempo
Passa il tempo, e gli effetti non sembrano accennare a diminuire. Entro in uno stato di coscienza “intermittente”, nel quale ho l'impressione di alternare momenti di “buio” a momenti invece un pò più lucidi. Se provo a meditare fissando l'attenzione su qualcosa sfondo e contorni si mescolano, passo diversi minuti ad ammirare una minuscola statua indiana scolpita nel muro (ovviamente era solo dell'intonaco scrostato).
Da questo momento le cose iniziano a farsi inquietanti. Sono circa le 23, e inizia a farsi strada una sensazione al limite tra dejavù e stato di sogno (mi sembrava di aver già vissuto quei momenti all'interno di un sogno). Sogno che ben presto si trasforma in un incubo. Non mi sale ansia, non sono “spaventato” nel senso classico del termine, ma mi sento minacciato, so che sta per succedere qualcosa, e so che quando avverrà non potrò farci nulla, perchè proviene dal mio cervello. Le immagini a occhi chiusi diventano sempre più strane e inquietanti, visi deformati, figure sinistre e diaboliche. Con la coda dell'occhio mi sembra di vedere qualcuno alla finestra, braccia che si sporgono da sotto il letto, l'appendiabiti sembra abbia delle corna, e si muove quando gli volto le spalle. Sembrano sciocchezze, ma nello stato alterato in cui mi trovavo erano pericoli perfettamente plausibili
Resisto alla tentazione di nascondermi sotto le coperte e dormire fino a mezza notte, poi complice la stanchezza mi arrendo e vado a nanna.
Soddisfatto dell'esperienza decido di riprovarci due settimane dopo, stavolta fumando anche dall'Hashish per potenziare il tutto. Morale della favola, stavolta non funziona. Ho preso le stesse dosi, di Datura e di noce, agli stessi orari, ma a questo giro la Datura decide di non esporsi e ottengo solo un blandissimo effetto simil-narcotico. Ma evidentemente non è finita.
Due giorni dopo è san Patrizio, vado al pub con gli amici e mi tracanno qualche birra e whisky. Ho già provato delle complete amnesie a causa dell'alcol, ma stavolta non mi sono neppure lontanamente avvicinato all'essere così ubriaco. Eppure succede: un'ora di buio completo, della quale non ricordo assolutamente nulla. Poi la memoria torna, il tornare a casa, il mettermi a letto (la prova che non è un blackout causato dall'alcol, quelli di solito passano solo dormendo).
Scusate l'eccessiva lunghezza del post (ammesso che qualcuno abbia avuto sbatti di leggerlo tutto ) ma ci tenevo a condividere queste esperienze che ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, confermano quanto la Datura sia una pianta potente ed imprevedibile, che prende totalmente il controllo del “posseduto”. Inoltre mi sono tenuto su dosi non troppo alte, immagino quanto dev'essere assurdo salire con la quantità. La completa amnesia per un'intera ora mi ha particolarmente colpito e in parte spaventato, avrei davvero potuto fare qualsiasi cosa e anche sforzandomi con tutto me stesso non lo potrei ricordare.
Nota finale, durante i giorni successivi alle assunzioni ho sperimentato una fastidiosa difficoltà visiva a mettere a fuoco gli oggetti, anche se nulla di minimamente invalidante.