DXM: Just a perfect day

Autore angel10
Sostanza assunta DXM
Via di somministrazione Orale
Quantità 560 mg (circa)
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Setting: spiaggia, con desiderio di riprovare la sostanza in un ambiente tranquillo, naturale, e con bei panorami da vedere.

Prima di questa esperienza avevo già provato il dxm, sempre a dosi basse, e l'ultima volta, all'incirca a fine settembre, con 375 mg era già stata un'esperienza discreta. Dopo poco più di un mese, in una giornata di sole, con un amico decidiamo di ripetere l'esperienza a dosaggi più alti.

Esperienza

Io e un amico, AAA, arriviamo in spiaggia, è novembre, sono le 3.30, c'è il sole. Assumiamo il dxm, rispettivamente io 560 mg circa, AAA 375 mg, contenuti in sciroppo. Subito dopo l'assunzione fumiamo un joint d'erba per prevenire la nausea, dopo pochi minuti ci alziamo in piedi (eravamo stesi/seduti su teli da mare) e ci rendiamo conto che non siamo tanto normali… ci viene da ridere, la salita è già iniziata.
Decidiamo quindi di andare a piedi fino in riva al mare, e nel camminare mi accorgo che involontariamente cammino come un automa, come un robot, molto rigido e con cadenza regolare. La percezione è già diversa dal solito, le cose si muovono a scatti, vediamo un cane nero che esce dal fiume accanto, pare una lontra… Arrivati al mare restiamo un attimo a contemplare il panorama, poi decidiamo di tornare più in su, per stenderci sui teli, poiché ho un po’ di giramenti di testa, mentre camminiamo per ritornare su mi sento come se dovessi svenire, per fortuna riusciamo (lentamente) a tornare alla “base”, e i giramenti di testa svaniscono completamente. Il tempo è decisamente rallentato, camminare dalla riva fino in cima alla spiaggia occupa già un bel lasso di tempo. Guardiamo il cielo e il mare, sia le navi che gli aerei che passano vanno “a scatti”.
Qui passiamo un po’ di tempo, non saprei dire quanto, a osservare le nuvole che ricordano forme molto strane, ad esempio degli uccelli. Sembra di stare in una cupola, cioè che il cielo sia chiuso in cima e venga giù come una cupola di vetro. A occhi chiusi, con l’mp3 nelle orecchie, i pensieri e le immagini mi viaggiano veloci, non tanto forme geometriche o indefinite, ma più immagini simili a un sogno senza sequenza logica.
C'è da dire che la maggior parte dell'esperienza era molto simile a un sogno in effetti, senza cognizione del tempo.
In un momento in cui questa sensazione è molto forte per me, mentre sono steso, mi pare che mi devo alzare a un piano superiore, andandoci con tutto il corpo, infatti alzo le mani e le braccia come per aggrapparmi a questo piano di sopra, mi sento leggerissimo; poi mi rendo conto che purtroppo fisicamente questo piano non esiste.
Più tardi guardo il cielo blu, ed è come un velo al di là del quale vedo un enorme frattale, come un vortice effetto strobo. Successivamente mi chiama la mia ragazza, anzi a dire la verità chiama inizialmente il mio amico perché non avevo sentito il cellulare, quindi non ci parlo granché, lui gli racconta esaltato un po’ dell’esperienza, intanto siamo in piedi e mi sembra di essere un gigante, di essere altissimo, infatti non ho più le proporzioni mentali della distanza che c’è tra la mia testa e i piedi; è stranissimo alzarsi in piedi, l’agilità è decisamente impossibile a questi dosaggi. Un altro momento in cui noto che le distanze non hanno più significato quel pomeriggio, è mentre guardo l’orizzonte, sembra vicinissimo ai miei occhi.
Andiamo a riva perché si sta avvicinando il tramonto, un mix stupendo di colori che vanno dall’arancio al rosa, dal blu al viola, un tramonto visto ad alta definizione, con colori più vividi.
Una specie di cerniera è tra il mare e il cielo, ormai sembrano tutt’uno, e vorrei correre o camminare sull’acqua. Il sole riflette sull’acqua ed è come una via rossa intensa da percorrere. L’acqua adesso che il sole ormai è sceso, sembra petrolio da tanto che è scura.
Torniamo, in un tempo che sembra lunghissimo (ma in effetti considerato come camminiamo, corto non deve essere stato) fino al motoscafo in cima alla spiaggia dove abbiamo lasciato gli zaini e gli asciugamani, dove poco prima delle ragazzine di massimo 14 anni avevano scritto sulla sabbia, e noi a vederle da lontano addirittura temevamo potessero rubarci qualcosa. Andiamo a prendere le nostre cose, è ormai buio, e però per nostra grande fortuna un uomo accende verso riva 3 grossi mucchi di legnacci, e quindi decidiamo di andare vicino a uno di quei 3 falò… Guardare il fumo è affascinante, e nel fuoco vorrei metterci quasi la mano, da tanto che mi attira guardarlo. Poi a un certo punto il mio amico AAA si mette a ballare goffamente con l’mp3 nelle orecchie, andando avanti a passetti a ritmo di musica, e arriva al bordo del fiume, ed io da qualche metro di distanza lo vedo che attraversa il fiume come se camminasse nel vuoto, e però si rigira tranquillo, sempre muovendosi a tempo di musica, e riattraversa il fiume sempre camminando sul niente, io lo guardo con stupore come se fosse un fantasma, infatti mi guarda in faccia e ritorna vicino a me e io resto per tutto quel tempo con la faccia di pietra. Gli spiego come lo avevo visto, e dopo qualche secondo ci accorgiamo che siamo vicino all'argine del fiume, e ci chiediamo: che ci facciamo qui? Per un attimo ci eravamo completamente dimenticati cosa era successo fino ad un secondo prima!
Subito ci spostiamo perché ci rendiamo conto che in quelle condizioni stare vicino a un fiumetto può essere decisamente pericoloso. Poi spossato ma felice mi metto per terra sulla sabbia senza asciugamano, con giubbotto e cappello, ad aspettare l’altro nostro amico BBB che ci deve portare verso casa.
BBB arriva alle 6.30 circa, è il primo riferimento orario che ricordo dall’assunzione. Anche BBB si beve dello sciroppo, 375 mg di dxm. BBB ci mette un po’ fretta per andare via, e questo ci dà fastidio, il suo ritmo normale è profondamente diverso dal ritmo con cui avevamo passato quelle 3 ore che erano parse molte ma molte di più.
Ci viene un po’ di tristezza come se abbandonassimo un mondo isolato, come lo era la spiaggia buia con solo i falò accesi, e tornare a un mondo di luci e semafori che dapprima vedevamo come lontano e distante, sia fisicamente che mentalmente. In macchina mentre torniamo sto un sacco di tempo al telefono con la mia ragazza, mentre siamo quasi arrivati in centro passando per un strada ho un dejavù forte, come se fossi tornato nel passato a rivivere quella stessa situazione, io in macchina dietro a loro due, proprio su quella strada… Una volta arrivati in centro, dopo che BBB vomita, perché aver bevuto alla goccia lo sciroppo e poi aver guidato gli aveva scombussolato lo stomaco, andiamo a mangiare qualcosa, anche se non ho per niente fame, mangio solo tanto per, il cibo non ha neanche il solito buon gusto… In seguito andiamo in un locale a fare una bevuta (analcolica) e nonostante la gente tutto intorno agli altri tavoli mi dia un po’ noia, l’effetto è quasi al termine e quindi non è una cosa eccessivamente fastidiosa…
Alla fine vado a letto che è quasi l' una di notte passata, il grosso degli effetti ormai è finito ma sento ancora che non sono baseline. Nessun problema per dormire.

Conclusione

Ho ricostruito questo sunto dell'esperienza partendo da appunti molto confusi, ovviamente quindi ci sono alcuni buchi.
In ogni caso l'esperienza è stata bellissima, sia per me che per AAA, devo dire quel setting è stato decisamente determinante, in altre occasioni come in mezzo alla gente o alla confusione sarebbe stata tutto un'altro tipo di esperienza, di sicuro non così positiva.